Stefano Moriggi, nato a Milano nel 1972. Filosofo della scienza, si occupa di teoria e modelli della razionalità e di pragmatismo americano con particolare attenzione al rapporto tra evoluzione culturale e tecnologia. Studioso delle relazioni tra scienza e società, divide i suoi interessi tra il mondo anglosassone del XVIII e XIX secolo e lo sviluppo di modelli per una didattica digitalmente aumentata. Attualmente svolge attività di ricerca presso l’Università di Milano Bicocca, dove è anche titolare dell’insegnamento di “Teorie e tecniche della comunicazione della scienza in tv” presso il MaCSIS (http://www.macsis.unimib.it). Su Rai 3 è stato uno dei volti della trasmissione di divulgazione scientifica “E se domani. Quando l’uomo immagina il futuro.” Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Le tre bocche di cerbero. Il caso di Triora: le streghe prima di Loudun e di Salem (Bompiani, 2004); (con G. Nicoletti) Perché la tecnologia ci rende umani” (Sironi, 2009); (con A. Incorvaia) School Rocks. La scuola spacca (Edizioni San Paolo 2011); la curatela dell’edizione italiana di S. Hawking, R. Penrose, Quattro lezioni sullo spazio e sul tempo (RCS, 2011); “Connessi. Beati coloro che sapranno pensare con le macchine” (Edizioni San Paolo, 2014) e la recente curatela (con P. Ferri) dell’edizione italiana del report dell’Accademia delle Scienze di Francia, Il bambino e gli schermi. Raccomandazioni per genitori e insegnanti (Guerini, 2016) Da ultimo ha pubblicato per i tipi di Erickson (con M. Dallari), Educare bellezza e verità (2016) e la curatela (con P. Ferri) dell’edizione italiana di P. Wallace, Psicologia di Internet (Raffaello Cortina 2017).