Dal suo profilo Twitter: “Direttore editoriale Condé Nast Italia, 1 moglie, 2 figli, 4 lingue e mezzo”. Pensava che le lingue sarebbero state la sua vita: nato a Sant’Angelo in Vado (Pesaro e Urbino) il 22 aprile 1965, a 18 anni è scappato a Trieste per laurearsi come interprete. Ma l’interprete l’ha fatto per pochi mesi perché nel 1990 ha vinto una borsa di studio alla scuola di giornalismo della Rizzoli dove è stato notato, e assunto, dal direttore di Oggi. Nel 1994 è andato a farsi le ossa a New York, dove è rimasto come corrispondente per 7 anni, e dove ha scritto una serie di articoli dal braccio della morte con cui ha vinto il Premio Saint Vincent. Rientrato in Italia, è passato in Condé Nast, dove nel 2004 ha lanciato da vicedirettore la prima edizione in lingua non inglese (e l’unica settimanale) di Vanity Fair, e nel 2010 il sito VanityFair.it. Direttore per 11 anni, da febbraio 2006 allo scorso aprile.